sabato 15 dicembre 2012

Problemi di empatia

Dottore, mi sono stancata di allattare al seno.

Di già? Come si stanca facile, lei.

Ma... Sono quattro mesi che lo allatto al seno.

E allora? Lei lo sa che ci sono donne bravissime che lo allattano fino ai nove mesi? Anche un anno?

Ma... Io ho di nuovo bisogno dei miei spazi, di pensare un po' a me. Mi sento spossata, faccio fatica.

Spazi, spazi, che vuol dire? Lei lo sa quante donne vorrebbero avere il lusso che ha lei, allattare al seno, e non possono perché non hanno il latte?

Ma... Si, lo capisco... Infatti speravo di potermi tirare il mio per farlo dare da altri. Purtroppo con il tiralatte non esce granché...

Ma figuriamoci, ora lei mi vuole dire che non riesce a tirarsi il latte... Lo fanno tutte. Se c'è, c'è. A un certo punto esce.

Ma veramente... Io sto due ore in bagno a tirare... Ed escono 50ml... Vittorio ne beve quasi 200 alla volta...

Esagerata. Ma non mi interessa. Lei lo sa che nel suo latte ci sono gli anticorpi, e che il suo latte è il prodotto migliore che può dare a suo figlio? Lo sa?

Sì, lo so... Ma... a gennaio ricomincio a lavorare e devo capire se la tata è capace di dargli da mangiare al posto mio...

Mi faccia capire, SSSignora. La baby-sitter (detto con ghigno di sdegno, ndr) ha bisogno di un corso di laurea per dare il latte a un neonato? Non credo, no?

Ma... vorrei un distacco graduale...

Graduale dice? E le serve un mese per un distacco graduale? Basta molto meno, su. Tutte storie.

Dottore... Posso farle una domanda?

Dica.

Lei ha figli? Una moglie?

No, sono single.

Dottore...

Sì?

Ma...vaaaaaafffancuuuuuulo.

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