martedì 31 dicembre 2013

Tavola di capodanno per due!

Alle ore 14 la tavola per stasera era già apparecchiata. Incredibile, mai accaduto che io fossi in tanto anticipo, ma c'è da dire che non è stata chissà quale impresa, dato che a tavola saremo solo in due.

Vittorio malaticcio, io anche. Nessun amico figlio-dotato e non-vacanziero nei paraggi. Risultato: una cena a lume di candela, con il nano a letto, e la tavola informale ma ricca di cose buone da mangiare.

Ho riciclato la famosa zucca che ormai gira per casa da un mese. Non più commestibile, è diventata uno splendido vaso per una manciata di tulipani bianchi.

Due tavolette di legno e un po' di washi tape per il buon augurio verso il 2014. Due candele e due piccole zucche dipinte d'oro.

Nero, arancio, bianco e oro. Poche cose, semplici, ma adatte a saltare a bordo dell'anno nuovo.








Ah, dimenticavo: il Menù!

Insalata di gamberi

Vellutata di cavolo romanesco con crostini al rosmarino e aglio

Spaghetti alla bottarga

Gamberoni al vino

Insalata verde di stagione

Frittelline di mele con zucchero e cannella.

Nei prossimi giorni magari condivido qualche ricetta :) AUGURI!


lunedì 30 dicembre 2013

Come trasformare un vecchio mobile - DIY furniture makeover - geometric ...



Questa è la new entry in casa. Un mobile orrendo di formica lucida blu, distrutto, è diventato come lo vedete nel video. Ho scelto dei colori che potessero stare bene con il pavimento, ci ho aggiunto l'azzurro per giocare. Sono strafelice del risultato, sembra un mobiletto di design del passato. Poi è bastata la mia lampada Kaiser Idell, splendido regalo ricevuto dal mio lui (e acquistato da Interiors 32 di cui vi ho già parlato qui), il fazzoletto di Venini e una litografia del '60. E alla fine quest'angolo di casa è completo.



domenica 29 dicembre 2013

"Babbo Natale non esiste": le reazioni dei bambini



Scusate l'assenza. Ma da due anni la forbice 24-27 dicembre è un buco nero nel quale navigo a vista, tra panettoni, mangiate epocali, buchi di cellulite che spuntano durante la notte come i funghi, visite ai quattro parenti in croce che abbiamo, e Vittorio. La costante da esaurimento che col Natale non fa che peggiorare sotto effetto stupefacente di Babbo Natale, dei regali, dell'albero con le luci e le palline da prendere, sradicare e lanciare in giro per casa.

Ecco. Comunque questo post è per condividere un video che ho trovato sul web, chiaramente in ritardo, ma che mi è piaciuto da morire. Cosa succede se dici a un bimbo che Babbo Natale non esiste?

Chissà cosa farà il nano quando fra qualche anno lo scoprirà anche lui. Per ora mi sono goduta la bellezza inversa, il vederlo gioire dei regali che non ci sono, poi d'improvviso si materializzano sotto l'albero. Ha capito tutto. Ho anche fatto quello che di solito si fa per la befana: con lui ho messo per terra un piattine con tanti biscotti e un bicchiere di latte pieno. Cosicché Babbo Natale potesse rifocillarsi dopo il lungo viaggio. Avrei voluto filmare la faccia sconvolta di Vittorio quando ha trovato il piatto vuoto, i regali, l'albero illuminato e la musica in sottofondo. "'TALE! 'GALI! 'TOLIO! (Vittorio) ...ABBELO! 'UCI! 'ATTE 'NITO TUTTO!"

Avere un figlio sveglio non ha prezzo. Il che implica l'altro lato della medaglia. Scoprirà quasi subito che Babbo Natale non esiste ma farà finta di niente così da continuare a chiedere fiumi di regali e costringermi a comprarglieli. Un classico.

Dimenticavo: BUON NATALE A TUTTI VOI :)

lunedì 23 dicembre 2013

Chalkboard calligraphy - lavagna sul muro

Sapevo che da qualche parte prima o poi l'avrei infilata. E alla fine la scelta è caduta sotto una delle due finestre della cameretta di Vittorio.

Ama tanto disegnare con i gessetti sulla piccola lavagna che gli ho comprato qualche settimana fa. Disegna "palla", un coso informe che pare più un chicco d'uva spiaccicato.

Ho semplicemente dipinto una porzione di parete con la vernice lavagna (si trova da ogni buon ferramenta fornito in vernici). Una volta asciutta, è pronta da utilizzare. Ovvio che il muro di base deve essere mediamente rasato, altrimenti sarà impossibile scriverci.

Poi, prima che il nano la tempesti con i suoi chicchi d'uva spiaccicati, l'ho inaugurata con una scritta che è un po' un augurio per lui: fai ogni cosa con amore. Che è quello che di solito faccio io.

Ho preso qualche spunto per la calligrafia su Pinterest, sulla mia pagina Chalkboard Calligraphy se ne trovano parecchi.

E infine ho cominciato. Ho capito di avere un metodo basico (prossimamente condividerò un video): tracciare prima delle linee che facciano da guida alla scritta. Comporre la scritta stilizzata e infine rifinirla. Il risultato è questo. Migliorabile ma accettabile!



sabato 21 dicembre 2013

We are all MAD (Made About Dreams)


Come scrivevo qui, ci sono pochi spot a Roma in cui "perdersi" quando si tratta di bambini.

Uno è MAD, di cui mi sono innamorata per tutto un insieme di motivi. Anche solo la vetrina mi riporta indietro a quando ero piccola, ha un gusto retrò ma allo stesso tempo la selezione di brand è ipermoderna, ricercata e all'avanguardia.



Tutto l'allestimento del negozio, la scelta dei prodotti e degli accessori è coerente con la filosofia delle proprietarie. E il nome spiega tutto. MAD = MADE ABOUT DREAMS.

Vittorio ha una serie di pezzi che vengono da qui. Uno lo indosserà sicuramente la sera della vigilia di natale :)

venerdì 20 dicembre 2013

Interiors 32, il paradiso secondo me

Un paio di giorni fa ho pubblicato un disegno del tavolino dei miei sogni. Non è solo nei sogni. Purtroppo o per fortuna non so.

Esiste e l'ho opzionato in uno dei miei negozi preferiti di design anni '50 qui a Roma.

Si chiama Interiors 32 ed è un concentrato di buon gusto, soprattutto sul fronte dell'illuminazione. Prevale il design tedesco, ma si trovano anche bei pezzi italiani. Il proprietario è un medico che ha questo gioiello di punto vendita quasi per hobby. E Davide, che lo aiuta, è un giovane biologo che di quegli oggetti meravigliosi ne sa a pacchi. Vita morte e miracoli.

Dalle lampade da osteria alle piantane in ottone. Dalle appliques nere d'acciaio a vecchi mobili cucina in condizioni praticamente perfette. Quando entro mi caricherei anche le pareti in macchina, per trasferirle da me. Prossima mission, mostrare il mio nuovo "quasi" acquisto nella sua nuova collocazione: casa mia. Ah, la gioia.

P.s.: non c'è cosa migliore che essere i Babbi Natali di se stessi.















Keep calm and... Caffè Propaganda

Un solo momento per me. Per riordinare le idee prima di ripartire. Per riportare i battiti al loro giusto ritmo. Ecco. 

giovedì 19 dicembre 2013

My Christmas wishlist #2 - fish in a bowl

Un bel pesciolone rosso di quelli con le pinne mosce e lunghe. In una palla di vetro. Enorme. Ecco. Mi ricorda di quand'ero bambina. Mi piacerebbe. Capito Babbo Natale? Occhio a non rovesciare l'acqua durante il viaggio.

Last minute Christmas tree w/ chalkboard + washi tape


Ecco qui il mio albero DIY dell'ultim'ora. Lo so, è un po' tardi. Ma se non fosse tardi non si chiamerebbe "last minute". 

A fare le palline di lavagna ho impiegato davvero poco, così come per i fiocchi di carta con il washi tape. E' un fai da te semplice e replicabile: io volevo il bianco e nero perché da anni faccio l'albero con i ginger cookies e i fiocchi rossi. Quest'anno avevo bisogno di cambiamento. Ma nulla esclude che si possano dipingere le palle di rosso o oro o argento, ad esempio. E che poi si decorino a piacimento, sempre con washi a contrasto. Una cosa comunque è importante: mischiare le dimensioni delle palline, mettendo quelle più grandi in basso e quelle più piccole in alto. E' un piccolo dettaglio ma influisce sul risultato finale. I fiocchi possono essere tradizionali oppure stretti al centro con un giro di washi tape (è un metodo più veloce e il risultato finale è originale, si può infatti abbinare alla decorazione della pallina).

Vabbè. Per quest'anno è andata. L'"albero" un po' strano che avrei tanto voluto fare per metterlo all'ingresso è impraticabile, mi sa che per quest'anno salta. Troppe cose, troppi progetti, troppo poco tempo. Pazienza.

Per ora mi accontento di questo, che comunque Vittorio apprezza con un "abbero 'tale belllllo". E sto.











mercoledì 18 dicembre 2013

My Christmas wishlist #1 - tavolino retrò


 
C'è quella che vuole l'ultima Peek-a-boo.
Quella che chiede un viaggio sulle Ande.
C'è quella che aspira al diamante.
Quella che desidera solo la pace nel mondo.
C'è quella che "basta la salute" (e vai a darle torto).

Ma poi ci sei tu. Che l'hai visto solo in foto ma già lo ami follemente. Lo disegni e lo vedi già dentro casa tua, con sopra il fazzoletto di Venini e una bottiglia piena di tulipani.

Pesa certamente più di un diamante e di una Peek-a-boo, lo sai. Ma sai anche che Babbo Natale ce la può fare. A ognuno la propria wishlist...

My baby boy's outfit: Caramel Baby & Child



Come ogni mercoledì che si rispetti, rieccomi alle prese con Vittorio e i suoi outfit. Della serie, lo stile innato di quel bisonte di mio figlio.

Oggi è vestito con una delle mie marche preferite, Caramel Baby & Child, una ditta inglese che produce cose meravigliose per bimba ma (grazie al cielo) anche per maschietti. Motivo per il quale questa puntata di OVIGC (per chi ancora non conoscesse l'acronimo: Oggi Vado In Giro Così) lo vede vestito quasi interamente Caramel.

A Roma non è facile trovare punti vendita che siano attenti a una moda che esca dai confini del nostro Paese, soprattutto in termini di gusto e tendenze. MAD - Made about Dreams, a piazza di San Salvatore in Lauro, decisamente sì. Ma ve ne parlerò presto a parte.

Siamo dentro casa, io e lui di mattina. Da soli. E' uno dei momenti di maggior valore della mia giornata. Mi fa vedere come si fa la torre con i cubi; guarda la Pimpa e mi indica gatti, elefanti e paperelle (non mi pare abbia ancora simpatia per Armando). Insomma, ci divertiamo.

In chiusura, mi ripeto. L'impresa cappello anche stavolta è stata una battaglia dura. Ma ho vinto io.








Vittorio's outfit
Camicia, pantaloni e jumper: Caramel Baby & Child (credits: MAD)
Scarpe: Gioiecologiche (credits: Maros Roma)
Beanie: MAD

martedì 17 dicembre 2013

Migliori si diventa

Ecco. Oggi in un attimo mi sono rimessa in pace con il mondo ostile.

Sono giornate (ormai lo ripeto quotidianamente) in cui esco viva a fatica dalle tante faccende da sbrigare e qui sopra non rendo come vorrei. Mi dico "brava, pure oggi non sei riuscita a pubblicare il video e le foto dell'albero di Natale. Guarda che a Pasqua non ha più senso".

Sono ipercritica verso me stessa, è la mia prima regola di vita. Prima che siano gli altri a trovarti un difetto, cercalo e trovalo tu stessa. Saprai cogliere meglio le critiche altrui. Bon. Ciò detto, ci sono volte in cui sviluppo rabbia verso quello che non riesco a fare, quello che faccio male, quello che faccio bene ma potrei fare meglio. Mi do fastidio, insomma. Mi vorrei diversa, meno imperfetta e da multitasking vorrei diventare iperultratasking.

Poi alle 17.30 di un giorno qualsiasi, un po' più angusto e arrabbiato, faccio il mio solito check sul sito di Garance Doré e mi si apre un mondo. Vado a vedere la sua prima illustrazione, il suo primo post del blog. Anno 2006. Eccola.


Può piacere, eh. Per carità. A me personalmente no. E magari allora non sarei tornata su quel sito. Ma oggi. Beh. Oggi sì.


Ci tornerei. Ancora, e poi ancora. Lo so che sembra un post sconclusionato. Anzi, sicuramente lo è. Ma il senso è che Garance Doré ci è diventata, Garance Doré. Io non sarò mai Garance Doré nemmeno in un'altra vita, è sicuro, ma fra sette anni sarò un'altra donna. Spero migliore. E so che diventare migliore dipende solo ed esclusivamente da me e dal mio impegno.

Ecco. Sembrerà sciocco. Ma questa cosa mi ha messa in ordine, almeno per oggi.

lunedì 16 dicembre 2013

Una ghirlanda DIY da tre euro

Ad ogni spazio il suo decor. Quindi in cucina, dove regnano il bianco e il verde, ho fatto una roba semplicissima e veloce, con le mollette, il filo di lana, il washi tape e i filtri per pulire i termosifoni.

Ah. Dimenticavo. Per la prima volta nella mia vita, credo, mi sono messa di santa pazienza con ago e filo. In realtà per decorare queste quattro cosine ho impiegato il tempo di un film pallosissimo (chiaramente scelto non da me...), quindi massima facilità e velocità. Costo totale, circa 3 euro.






domenica 15 dicembre 2013

Due ghirlande di natale DIY per me

Non son degna di questo blog, ecco la verità. Non ci posso credere che è il 15 dicembre e io ancora non ho pubblicato nulla sugli addobbi DIY di casa mia. Il motivo è che di fatto quest'anno sono stata scandalosa. Mi sono lasciata travolgere da altre mille cose e il risultato è aver fatto poco o nulla.

Ma bando alle ciance. Da adesso mi applico, lo giuro. Intanto qui faccio vedere le mie due ghirlande. Una "vera" e tradizionale, con l'abete e le pigne. Unica aggiunta, i pom pom di lana.

L'altra è fatta con le mollette e il washi tape. E' divertente perché si realizza in un'oretta e costa zero. Potete attaccarci le cartoline natalizie, le foto, quello che vi pare.

Entrambe le ghirlande hanno come base una stampella di ferro, che ho modellato a cerchio. Dietro le mollette ho incollato anche un cerchio di cartone per tenerle ferme e non farle ruotare. JOY!