mercoledì 5 dicembre 2012

L'arrivo di tata Thelma

Da due giorni il mostro ha una tata. Tata Thelma. Avete presente quella della mitica coppia del film? Lei non c'entra niente.

E' filippina, simpatica, cicciotta. La prima volta che l'ho incontrata si è girata verso il nano e gli ha esclamato: "Ciao, Bittò". Lui l'ha studiata 4 secondi e poi ha sfoderato il più sdentato dei suoi sorrisi. Da lì è solo amore. E speriamo che sia duraturo, perché io ho la schiena rotta e sono l'ombra di me stessa. Magari riesco pure a riprendere in mano la mia vita, hai visto mai.

Ad ora i due sembrano avere una certa intesa. Dopo pochi minuti dal suo arrivo, lei lo ha guardato e gli ha detto: "Bittò, tata Thelma ti fa fare ghimnastica". Gli ha preso le mani e ha cominciato a dimenarle su e giù, fuori e dentro, destra sinistra, come se fossero le sue. "Uno e due, one two three. Uno e due, one two three". Un misto di itafilippinglese non proprio rassicurante per la crescita verbale del nano. Comunque. Lei sostiene che la 'ghimnastica' lo farà crescere bene. Bah. 

Già me lo vedevo piangere come un pazzo, diventare blu come fa sempre. Invece la guardava come se avesse visto la Madonna, e una volta preso il ritmo ha cominciato a trovare la cosa molto più divertente della ranocchia coi sonagli che gli propino io. Il ragionier Fantozzi in versione ginnica. Dopo tre mesi io di mio figlio non ho capito assolutamente niente.

Mi solleva pensare che diventerà grande in un attimo. Via i pannolini. Via il latte. Via i pianti ininterrotti. Un miraggio, una chimera. Ma poi penso a quello che mi dicono tutti. "Goditela, Manuela, che in un baleno te lo ritrovi in piedi, alto due metri, che fa lo scemo dietro alle donne."

Ora non corriamo troppo. Mi va tutto bene, ma immaginarlo con l'altro sesso all'infuori di me, per adesso può solo limitarsi a questo.










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