mercoledì 6 marzo 2013

La casa che sarà

Oggi ho i pensieri sparpagliati.

Se ne volano qua e là come le foglie del mio povero chiostro trascurato. Faccio una fatica infernale a raggrupparli perché c'è un vento forte che se li porta via.

Mi piacerebbe metterli tutti insieme e chiuderli svolazzanti in un cassetto per poi tirarli fuori uno ad uno e snocciolarli. Li conosco a menadito, ma mi si incasinano dentro la testa e restano appesi senza soluzione.

Il più urgente. La casa. Quella di adesso. E quella che verrà, molto presto.

Vittorio è dai nonni come ogni mercoledì. Il mercoledì è il "mio" giorno, quello in cui posso riappropriarmi degli spazi, di questa casa che ha retto per sette mesi all'urto di un nuovo dirompente arrivo, ma che non ce la fa quasi più. Io che amo le linee pulite, i colori tenui, gli ambienti coerenti, mi ritrovo ad inciampare ogni mattina all'alba su una sdraietta basculante giallo fosforescente coi pesci e le stelle marine, che si illumina e comincia a suonare all'impazzata musiche non ancora identificate. La sera, invece, al ritorno dal lavoro, la palestrina rossa con gli archi e gli animali della fattoria domina in un salone che un tempo era il nostro rifugio dallo stress della giornata.

E' incasinata, non ha più un filo che la tiene insieme, questa casa. Ma in tre anni me ne sono innamorata così profondamente da sentirmi male all'idea di lasciarla ad altri. Non è così lontano, quel momento. Ci si sposterà altrove fra tre mesi, nella peggiore delle ipotesi. Cerco di sfruttare questi mercoledì per sedermi davanti alla finestra, con una tazza calda con dentro qualcosa, e dedicarmi a me, a noi.

Specchi, parquet, boiserie, piante, cotto, legno e metallo, mattonelle, tessuti mi si accalcano nel cervello. Arredare un nuovo ambiente mi mette ansia e mi elettrizza allo stesso tempo. Si tratta di trasferire "me" sulle cose, nello spazio. Si tratta di trasformare la casa in "me". Ho la sensazione che questo avverrà, come sempre, nel modo più semplice. Scegliendo tutto di pancia.

La camera da letto, tanto per cominciare. Ho duecentomila idee, mi ci vorrebbe una stanza di 150mq.







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