giovedì 21 marzo 2013

Traduzioni dal dottorese

Quando uscivo dalla sala ecografie, cercavo sempre di immaginarmi quell'affare lì dentro e le sue dimensioni rapportate alle cose. Così, per tornare coi piedi per terra e ricordare che mio figlio non era "una stellina", "un angioletto", "il mio piccolino". Quel coso era un cicciolo di carne in una enorme salamoia di liquido amniotico, che nuotava felice e inconsapevole del casino generale che regnava appena al di là del pallone.

Bisognava assolutamente restare lucidi e tradurre il dottorese in un linguaggio più diretto.

Prima ecografia: "Utero aumentato di volume per la presenza al suo interno di sacco gestazionale normoimpiantato contenente embrione unico vivente dotato di attività cardiaca, il cui CLR di 14 mm circa depone per una epoca gestazionale in accordo con il periodo di amenorrea riferito (8 settimane + 2 giorni)."
Tradotto: "No, quella nausea non era il goulash con polenta di ieri sera. Sveglia, sei incinta di un affare che ti si è già correttamente appiccicato addosso come una sanguisuga e misura poco più di un pisellino verde; tranquilla, non aveva ragione tua madre con la storia dei gemelli (perché tua nonna anche era gemella e quindi "vuoi vedere che questa ci tira fuori due piccioni con una fava", in barba ad ogni doppia lettura del detto). Aspetti un figlio solo, che per ora - ma solo per ora - non è ingrassato: contrariamente a te è grosso esattamente quanto dovrebbe essere".

Ultima ecografia: "attività cardiaca presente. Movimenti fetali evidenziati. Presentazione cefalica. Liquido amniotico normalmente rappresentato. Accrescimento fetale nei limiti MEDIOSUPERIORI della norma per l'epoca di amenorrea (38 settimane + 2 gg). Valutazione del peso fetale: 3600 gr."
Tradotto: "Sì, lo sappiamo, si muove come un'anguilla. È tutto a posto. Sappiamo anche che fai parte delle migliaia di donne che urlano come oche quando il coso gioca a fare Alien e vedete passare mani/piedi/testa/culone/ginocchia sottopelle. Il coso è già in rampa di lancio, occhio che te lo perdi per strada. Se può consolarti ha acqua sufficiente per sguazzare sereno ancora un po' nel caso in cui volesse intrattenersi. È già grasso, quindi è proprio figlio tuo. Pesa già come un abbacchio e ha ancora due settimane per diventare una vacca. In bocca al lupo e tanti cari saluti, divertiti in sala parto quelle 15/16 ore di travaglio".

L'avevo presa alla leggera. Invece ci avevano quasi azzeccato. È nato in ritardo di dieci giorni sulla tabella di marcia e dopo otto ore di sofferenze inenarrabili (mie, perché lui è uscito fuori fresco come una rosa e con un battito come quello dei vecchi dopo una passeggiatina al parco dopo pranzo). Non pesava 3600 grammi. Nemmeno 3800. Pesava 4130 grammi e aveva un capoccione da diciottenne. Capelli lunghi, tanti e neri, piedi grandi, occhi a mandorla, mani affusolate e bellissime. L'ho amato fin dal primo sguardo sfinito.




3 commenti:

  1. Ahah l'ultima parte della seconda traduzione fa troppo ridere :p
    Mamma che paura l'idea del parto però! Cerco di non pensarci troppo, tanto si deve fare.
    :s

    RispondiElimina
  2. Grazie per essere passata, "ora" (cioe' appena atterro la belva per una pennichella) leggo con calma!

    RispondiElimina