lunedì 11 novembre 2013

Adesso, immediatamente. Per favore

Un bagno caldo rovente. Senza bolle e senza profumo. E senza voci e senza rumori.

Stare con mia madre un'intera giornata. Senza parlare, solo insieme. Come quand'ero piccola.

Un orizzonte più vicino e più disteso, più sicuro.

La voglia che non ho più di entrare in cucina e fare. Creare. Giocare. Donare.

Un lunedì diverso da questo.

Un cane.

Una passeggiata infinita in campagna che poi mi fanno male le gambe ma mi sento bene da morire.

Uno sguardo d'intesa che mi apra nuove prospettive e mi faccia tornare la voglia di crederci.

La tazza piena di caffè americano che avevo in mano quattro ore fa e che mi ricorda NYC. E che è ancora lì, gelata, ad aspettarmi.

La frangetta, di nuovo.

Quelle due poltroncine sgarrupate viste al mercato. Già rimesse a posto, rifoderate con la stoffa perfetta e impacchettate sotto l'albero. Con un fiocco rosso e la scritta "oh oh oh".

Una novità che mi metta il buon umore. Adesso. Immediatamente. Per favore.













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