mercoledì 22 maggio 2013

Un buon motivo per brindare

Non capivo perché col diluvio universale, con la stanchezza di una giornata d'inferno, con Vittorio da sciacquettare e una cena un po' triste ma incredibilmente pronta in frigo, Lui insistesse tanto perché andassimo a cena nel mio ristorante preferito. A tutti i costi.

Una volta seduti davanti a quel sushi bar gonfio dei miei amati piattini colorati, e io lì a seguire tutto quel ben di dio con lo sguardo come una che non mangia da due vite, mi dice: "e il vino non lo vuoi?". Lui che non lo beve da quasi un anno, in totale adempimento di un fioretto durissimo fatto per scongiurare gli effetti della toxoplasmosi su Vittorio: niente fumo e alcol per 12 mesi.
Una volta avuto il mio bel calice di bianco, e lui con la sua misera acqua liscia, compiamo il solito rito. Intingo un dito nel mio bicchiere e ci bagno il suo, cosicché possiamo brindare.

"Non ti sembra un po' esagerato tutto questo per l'onomastico di nostro figlio? Io il mio non so nemmeno quand'è."

"Non è un buon motivo per brindare?"

"Mah... Per carità eh... Però..."

"Hai ragione. Te ne do uno migliore?"

"Ecco, sì, grazie..."

"Mi hanno firmato i documenti del divorzio. Dopo l'estate ci sarà l'udienza... E poi..."

Ci siamo guardati ridendo, con la stessa cosa in testa: "...Abbiamo esaurito le scuse per non sposarci".

Abbiamo brindato a noi. E poi mi sono ingozzata di sushi, come sempre. E sono tornata a casa satolla, felice e vagamente nauseata dal wasabi.

P.s.: dovevamo convolare a nozze fra un mese esatto da oggi. Il 22 giugno. Ma il "destino" ha voluto che l'iter per chiudere i conti col passato fosse più lungo e in salita del previsto. Guardo il bicchiere mezzo pieno: Vittorio fra un anno sarà perfettamente in grado di portarci le fedi. O di scappare via con esse, ipotesi niente affatto da escludere.











4 commenti:

  1. Congratulazioni!! :)
    siete un pò fuori di testa come noi come coppia, mi piacete!
    baci!!

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  2. Beh... sono le 4 e trentotto di mattina e sto spulciando i tuoi post vecchi: se ridevo con le lacrime alle tue illuminate parole sulle mamme Napisan e su Vittorio che sotto l'asciugamano sussurra "telefono casa", arrivata all'Orso Buco sono scoppiata in una risata fragorosa rischiando di svegliare l'Uomo che dorme il sonno del giusto.

    Ohmmioddio com'è che t'ho trovata solo adesso.

    Cincin, comunque!

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