domenica 10 maggio 2015

Lettera a mio figlio

Caro Vittorio,

quando eri ancora dentro di me avevo inaugurato un grande quaderno in cui scriverti. L'ho fatto una manciata di volte, ma poi ho smesso. Credevo di non avere nulla da dirti, nulla che un domani avrebbe potuto esserti realmente utile.
Forse avevo paura di un tuo giudizio. "In fondo non sono altro che una madre che si separa, che MOLLA, che fallisce nel suo progetto di vita", mi dicevo. "Cosa posso lasciare a mio figlio di positivo? Un giorno mi rimprovererà per tutto quello che gli ho tolto".

Ho trascorso un anno molto duro, ho scelto di affrontare quel fallimento, ho scelto di cambiare vita, ho scelto che anche la tua vita, di conseguenza, cambiasse, ed è stato questo il passaggio più doloroso e sofferto.
Mi rendo conto solo adesso, con un briciolo di lucidità in più rispetto a otto mesi fa, che - appunto - HO SCELTO. Ho colto questa grande opportunità che la vita ci offre, quella di invertire la rotta, creare una frattura, provare a vedere se dietro la sofferenza si nasconda un'altra felicità. 
Non so se un'altra felicità esista, non ci sono ancora arrivata. Ma so che solo affacciandoci oltre le nostre paure, oltre la pigrizia, oltre le nostre piccole certezze stanche possiamo almeno provare a cercarla, la felicità. Se non la troveremo, avremo comunque scoperto di aver avuto coraggio.
Io quel coraggio l'ho trovato. 
Ieri, nel chiudere un progetto che non funzionava. Oggi, nel replicare questa esperienza nel lavoro.
Un nuovo salto ad occhi chiusi.
"Chi te lo fa fare? Perché rischiare?"
Per il motivo più banale del mondo, amore mio. Perché sono viva, perché la dignità passa attraverso il rispetto di se stessi e delle proprie aspirazioni, perché la dignità si nutre di sogni da non lasciare dimenticati, impolverati, sviliti in un luogo scuro. Perché la dignità è non smettere mai di chiederci dove possiamo arrivare e quali siano i nostri reali limiti.

Anche stavolta io ho scelto.
Scegliere, che enorme lusso! Una carta speciale riservata a pochi. Per questo motivo sprecarla è un peccato. 
Il senso di queste righe scombinate è tutto qui: io un messaggio da trasmetterti in fondo ce l'ho e mi rende fiera. 

Abbi coraggio. 
Rispetta te stesso. 
La tua dignità è la vita. 
La ricerca costante che i nostri sogni vedano la realizzazione può essere un obiettivo reale, il cardine della nostra esistenza.
Non tirarti indietro di fronte alla possibilità di scoprire i tuoi muri mentali e le tue incapacità. Qualora accada, ne uscirai più forte.
Non avere paura.
Non potrò evitare che tu commetta i miei grandi errori, non potrò evitare che tu cada, ma sarò sempre al tuo fianco e ti aiuterò a capire come tirarti su in piedi di nuovo, da solo, con la schiena dritta e lo sguardo al cielo.

Qualche giorno fa mi hai detto piano: "Mamma, ti dico una cosa nell'orecchio, io ti adoro". Non sai ancora cosa voglia dire. Quando lo scoprirai, avrai la certezza di essere ricambiato.

Sono molto fiera di essere la tua mamma.



3 commenti:

  1. Una lettera meravigliosa! Che un po' mi da forza a mettere nero su bianco le lettere che scrivo nei miei pensieri. . Un po'' no perché I miei pensieri non hanno un decimo della tua forza.
    Un abbraccio da squa con le lacrime agli occhi

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