venerdì 11 gennaio 2013

Analisi di un verbo utile

sbolognare

[sbo-lo-gnà-re] v.tr. (sbológno ecc., 1ª pl. sbologniamo) [sogg-v-arg]
  • 1 pop. Sbarazzarsi di qlco. di non gradito rifilandolo ad altri: s. la merce peggiore
  • 2 fam. Togliersi di torno una persona fastidiosa: s. un rompiscatole
  • sbolognarsela
  • v.rifl. [sogg-v] fam. Andarsene via di soppiatto, svignarsela SIN scapolarsela
  • • a. 1933

     Etimologia (da Gabrielli):
    In origine "metter fuori una moneta falsa" (perché a Bologna si facevano oggetti d'oro falso o di bassa lega); poi, gener. "appioppare", "dar via", "rifare", "spacciare" (...); 
    anche, piú genericamente, "cacciar via", "allontanare": "Lo sbolognò fuori di casa come un appestato" (...)

     Poniamo il caso che io voglia coniugare il verbo in forma transitiva.
    Soggetto: io.
    Verbo: sbologno.
    Complemento oggetto: particolarmente calzante l'esempio al n. 2, in formula famigliare --> un rompiscatole.
    Complemento di termine (a chi?): ai nonni.

     Ma non mi dispiacerebbe nemmeno coniugarlo al riflessivo per un paio di giorni. Giusto il tempo di dimenticare le ultime tre notti, scivolate via nel fallace tentativo di addormentare quell'esserino all'apparenza innocuo che dalle ore 01.30 alle ore 07.00 è inspiegabilmente dotato di energie sansoniche.

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