sabato 7 dicembre 2013

Cose, luci, colori. Il mio Natale DIY

Ci siamo. Domani è il giorno in cui per me da sempre comincia il Natale. E' il giorno in cui sistemo l'albero dove mi sembra stia meglio e respiro l'odore dell'abete che mi sale su fino al cervello. E mi ricorda quando da bambina aiutavo mia madre, una maestra nel mettere gli addobbi ma una vera tragedia a nascondere i fili delle luci.

Pre due anni ho sostituito le palline con dei semplici biscotti allo zenzero a forma di omino, di renna o di guanto, grezzi e colorati solo dal fiocco rosso. Le luci rigorosamente bianche, possibilmente fisse. Quest'anno ho voglia di cambiare ma disorganizzata come sono non ho preparato nulla avanti tempo.

Mi piacerebbe mettere un piccolo albero o un sonaglio o una ghirlanda in camera di Vittorio, devo solo capire cosa. Sono la regina della disorganizzazione, è risaputo. Ma alla fine me la cavo sempre.

Farò sicuramente i biscotti con le formine, perché per me significano "Natale". Ci sarà del rosso, e in casa si sentirà odore di zenzero e cannella. Lucine e pendagli, stelle e fiocchi. Perché per me natale significa tornare bambina, pensare che il superfluo ogni tanto serve agli occhi quanto al cuore. Che mettere i regali sotto l'albero è un dono per te per primo, perché significa che hai a chi farne.

Tutto questo per dire che la rabbia, la stanchezza, il nervosismo, i ritmi, gli automatismi della quotidianità, non dovrebbero impedire a ciascuno di noi di rallentare. Di fermarci un secondo. Di guardarci intorno. Di respirare. Di annusare. Di ascoltare. Anche il silenzio.




2 commenti:

  1. Le foto sono sempre magnifiche!!!
    Un albero con biscotti non sarà una tentazione per Vittorio???

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    1. Per Vittorio pure l'aria è una tentazione...! Comunque ancora devo mettermi all'opera. La pigrizia di quest'anno è senza eguali...

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