Belli e buoni. Ma non erano come gli originali. Per farli ho usato la ricetta della Parodi:
275 gr di farina di mandorle ben mixata con 210 gr di zucchero semolato.
6 albumi montati a neve con 250 gr di zucchero a velo.
Ho incorporato i due composti e aggiunto un filo di colorante in polvere; ho formato i dischetti con la sac-à-poche su carta da forno e lasciato asciugare 1h.
Infornato a 150 gradi per 10 minuti e lasciato freddare. Unito i due dischetti di meringa con ganache al cioccolato, crema di cioccolato bianco, crema di pistacchio, dulce de leche (questi ultimi somigliano ai macarons caramel au beurre salé).
Riposto in frigo per una notte e servito a temperatura ambiente.
Vabè. Di sapore ci siamo. Ma erano ruvidi sulla superficie (che però aveva la crosticina giusta) e non avevano la tipica aureola arricciata che hanno quelli perfetti.
Primo set: Macarons 1 - Manuela 0.
Ma il match è lungo e io sono un osso duro. Appuntamento al prossimo tentativo.
Intanto il brunch è stato come sempre. Un piacere per l'umore e per i buchi di cellulite. Scrumbled eggs, sausages, fagottini di sfoglia e formaggio, polentine al forno, salmone affumicato e burro, cupcakes con creamcheese, biscotti alle mandorle, pane alle noci, torta caprese e panna montata fresca... Solo a riscriverlo mi sale la glicemia.
Dopo essere stato in braccio a chiunque e aver profuso sorrisi, Vittorio ha dormito tutto il tempo. Che meraviglia.
Nessun commento:
Posta un commento