martedì 7 gennaio 2014

Acapulco loving

AAAAAiaiaiaaaaaaaaai, canta y no lloresssssssssssss... Mio figlio adora Cielito Lindo. Io gliela canto e lui fa le giravolte. E canta anche lui, anche se ha più l'aria di un lungo lamento di uno che s'è fatto parecchio male.

Ogni volta che cantiamo Cielito Lindo io penso ai Mariachi messicani, ai sombreri, ai cactus, a quelle spiagge infinite e deserte, bianchissime che vidi anni fa in Messico. Alla siesta, anche. Negli anni '50 una delle seggiole "chiave" su cui riposavano i messicani erano degli ovetti con un telaio tondo, la cui seduta era una raggiera di fili in plastica. E' per quello che quel disegno unico poi ha assunto il nome di Acapulco.

Bene. Oggi la riproducono nuovamente diverse case di design, ma non tutte si attengono all'originale.

Fluo, pastello o bianche e nere. Perfino multicolor. Sono il massimo della comodità! Vi ricordate quando proposi la straeconomica versione proposta da Maisons du Monde? Vittorio ed io la amiamo alla follia, ci regala il nostro momento d'intimità serale. Ci accoccoliamo lì sopra, guardiamo per aria l'aeroplano gonfiabile che volteggia sospeso e sogniamo di volare in giro per il mondo. "Dove andiamo oggi Vittorio?" "A Pagigi". "Bene, mi piaci, bella Parigi. Certo ci sarebbe anche New...." "Okkk". "Bravo amore. Magari ci andiamo domani sera. Ora dormi però..."

AAAAAiaiaiaaaaaaiiiii.....










4 commenti:

  1. non nominare il messico invano, e nemmeno spiagge, sabbia, mare...con la nebbia che c'è qui fuori mi fai venire voglia di mettere due cose in valigia e, olè, andare lontano. al caldo, ovvio.
    aiaiaiaiaaaaiiii ;)

    RispondiElimina
  2. Pagigi è moooolto bella. E l'idea di voi due accoccolati a sognarla ancora di più

    RispondiElimina