zebedei [ze-be-dèi]
s.m. pl. • pop. o scherz.
Testicoli, palle, usato quasi solo nella loc. con valore scherz. rompere gli z., seccare, importunare, infastidire
• a. 1879
Passiamo all'analisi di una frase tipica. La prima che mi viene in mente.
Soggetto: Telefono Casa
Verbo: rompe
Complemento oggetto: gli zebedei, per l'appunto
Complemento di termine (a chi?): a me
Complemento di tempo (quando?): sempre.
Non sono riuscita a trovare su internet chi fosse questo Zebedeo. Ma è evidente che si trattasse di un neonato di sei mesi scassamaroni. Non riesco a non pensare alla mamma di questo Zebedeo. Nel 1879. Non deve avere avuto una vita facile. Il figlio è diventato un emblema.
Magari fra duecento anni si dirà "non rompere i Vittorii". Con due i, plurale di Vittorio. Lo specificherò nelle mie ultime volontà. Non troppo remote, se vado avanti così.
in effetti alcuni nomi sono proprio benaugurali...immagina uno di nome Oronzo!
RispondiEliminaun bacio ^^
G.