giovedì 14 febbraio 2013

Keep calm, it's only Valentine's...

Cos'è per me San Valentino.

San Valentino è quell'occasione che permette a gente povera di spirito di imperversare su Facebook con frasi a casaccio che contengano almeno una volta le parole "cuore", "amore", "sentimento", il più delle volte estratte da citazioni.it come si estraggono le palline dalla sfera di vetro del Lotto. Così. A caso. Per dire qualcosa pur di dirlo. Nel tentativo di commuovere per forza. Dipingendo così di inutilità uno schermo che certe volte sarebbe un bene per tutti mantenere bianco.

Perché mi hanno insegnato che si ama in silenzio, si sussurra di prima mattina all'orecchio di chi ti dorme accanto. Si dimostra con gesti sobri fatti di estrema coerenza. Oppure lo si urla a squarciagola, lo si colora di imprese eclatanti, lo si anima con eventi irripetibili. Niente vie di mezzo.

Le vie di mezzo sono la morte della fantasia e la bara dell'amore profondo.

Io non ce l'ho con San Valentino. Di per sé rimane un'occasione per rinnovare affetto verso chi si ama. Quelli che la snobbano sono gli stessi che non guardano il cinepanettone perché è "coatto" e non mangiano da Mc Donald's perché loro solo biologico e chilometro zero. Sono i radical chic, che rifiutano per principio l'idea che dietro a un giorno come un altro vi sia un mercato che si muove frenetico, un consumismo esagerato, l'ipocrisia che l'amore vada festeggiato in un giorno specifico dell'anno anche quando ci si è presi a schiaffi fino alla mezzanotte del 13.

Ma poi se quegli stessi radical chic - che schifano la scatola di Baci Perugina e disquisiscono di quanto siano banali tre dozzine di rose baccara rosse - tornano a casa e trovano la propria donna mezza nuda in lingerie Victoria's Secret, la tavola apparecchiata e quattro candele, lo raccontano in ufficio ai colleghi tutti i giorni fino a Pasqua.

L'ipocrisia del festeggiarlo per forza "perché sennò che coppia siamo", è tanto oscena quanto quella di rinnegarlo per forza "perché è tutto così nazionalpopolare".

Ecco, magari un po' di originalità non fa male. Vittorio imparerà presto che rientrare a casa la sera dalla propria donna con la scatola di Baci quella a forma di cuore (che gira dagli anni 80 e temo che vendano ancora quella impolverata di allora, coi cioccolatini che ormai parlano), NO, non si fa. A meno che non sia accompagnata da un brillocco o da un tacco 12 di Louboutin. O da due biglietti per Parigi solo andata.

Comunque il bello è che domani è tutto finito, e come ogni anno arriva San Faustino a riequilibrare le cose.






















2 commenti:

  1. Sei un mito.
    Adoro il tuo modo di scrivere, e questo post rispecchia esattamente il mio pensiero!
    Puoi inserire il widget dei follower? Non so come seguire il tuo blog altrimenti, e merita!!
    a presto :)
    Giulia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Giulia grazie mille! :))
      Io non sono ancora molto ferrata con questa macchina infernale... Ti riferisci a Google+??

      Elimina