Smettere di mangiarmi le pellicine.
Smettere di mangiare, in generale.
Cancellare con un colpo di spazzola le giornate di merda.
Dire meno parolacce.
Tagliarmi i capelli e rendermi irriconoscibile.
Smetterla con il fai.da.te
Fare la spesa e comprare solo cose sane. Ma soprattutto farla, la spesa.
Stampare le fotografie.
Spolverare il mio vecchissimo account Twitter.
Perdere altri sette chili.
Diventare famosa.
Diventare simpatica.
Dire solo cose interessanti.
Leggere i giornali di carta. Fino all'ultima pagina. Fino a che saranno in giro.
Amare me stessa come Lui ama me.
Guardare più film francesi.
Andarci davvero, prima o poi, a Tokyo.
Svegliarmi e poter rimanere nel letto a sonnecchiare.
Creare una nuova casa che mi rispecchi.
Essere meno violenta nelle reazioni.
Godermi ogni singolo giorno/ora/minuto/istante che mi resta da vivere a Trastevere.
Fermarmi a parlare più spesso con Angelino, il carbonaro bisbetico all'angolo.
Ricordare di scrivermi i sogni.
Andare a ballare e tornare a casa che è giorno.
Visitare quel nido internazionale con tutto quel verde fuori, che magari a Vittorio piace.
Rimettermi a cucinare.
Brindare finalmente con Lui, che da quando ha fatto il fioretto del "niente alcol" non si brinda più ma almeno Vittorio è sano.
Andare in vacanza.
Fare un bagno caldo di sera, con le luci spente, l'essenza di lavanda, le candele, Cat Power che canta. E senza l'ansia che qualcuno mi chiami da di là. Un bagno di due ore.
Mettere il rossetto rosso e non sentirmi in imbarazzo.
Costruire qualcosa che resti.
Pensare che un secondo figlio non leverà nulla a Vittorio. E a me.
Pensare a un secondo figlio.
Andare a vedere le Dolomiti bellunesi con una guida speciale, Alice.
Nuotare.
Imparare altre due lingue.
Uscire più spesso la mattina presto con Lui, per fare colazione nel nostro caffè preferito e iniziare la giornata insieme.
Farlo partire, quel progetto che mi viaggia in testa come una nuvola. E farlo partire con loro, le mie Amiche.
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